PRENDI LA VITA NELLE TUE MANI
Affrontare e sconfiggere la paura e il vittimismo, superare eventi dolorosi e disistima, con forza decidere
di esprimere se stessi e i propri talenti per vincere le prove della vita e creare bellezza.
Il Sé ci parla continuamente. Ma il dialogo ansioso, ossessivo e chiassoso della nostra mente ci
impedisce di rimanere in ascolto. I pensieri si affollano freneticamente e rumorosamente nel nostro
cervello e fanno da ostacolo alla nostra saggezza profonda, gli impediscono di raggiungerci.
Il Sé è la nostra saggezza. Se vogliamo essere in contatto con noi stessi, con il nostro ambiente, con le
persone che ci sono vicino e che amiamo, dobbiamo mettere a tacere la mente e rimanere in paziente
ascolto. Il trucco sta nel … “smettere di pensare senza addormentarsi”.
Il Sé fa miracoli
La saggezza potrà essere raggiunta solo quando l’amore per la vera Conoscenza – che è incessante ricerca della Verità – si unirà all’Amore per l’Io altrui,per l’Umanità tutta.In termini esistenziali potremmo dire: il movimento interiore che la Persona deve fare per imparare ad amarsi amare ed essere amato superarei suoi traumi e creare infine bellezza individuale sociale . Tutti siamo messi alla prova dalle avversità della vita e a chiunque può capitare – ad un certo punto della propria esistenza – di perdere ilproprio centro.
Ci possono essere aiuti dentro e fuori di noi, che a volte con diffidenza consideriamo stranieri.
Il mito dello smarrimento interiore è antico quanto il mondo.
Nella tradizione medioevale coloro che si erano perduti, soffrivano del cosiddetto ‘Mal di luna’ (da cui il termine ‘lunatico’). Proprio rifacendosi a questo ricco patrimonio immaginativo, il poeta epico Ludovico Ariosto interpreta la possibilità che Orlando, reso furioso e folle dall’amore, possa ritrovare, proprio sulla Luna il senno, raccolto in ampolle. è però necessaria una guida, un aiuto: tocca infatti ad Astolfo andare sulla Luna per riportare il senno ad Orlando.LE NOSTRE GUIDE sono i Talenti
Quando andiamo dietro a pensieri quali … “sono confuso … sono indeciso …esitante…”, stiamo
perdendo il contatto con il nostro centro,il nostro stile,la nostra forza.
Come ritrovare il proprio stile.
Ognuno di noi ha un’arte, un talento, un sogno: ognuno può diventare,un campione nell’affrontare la vita se trova il contatto con la fiducia in se stesso, il suo progetto autentico e coltiva costantemente l’amore per se. Chi per il suo stile nell’orrore della sconfitta. coltiva , la distruttività e l’odio per se stesso, che si ripercuote nel distruggere la propria vita, la propria arte, la fiducia nell’incontro con l’altro Ognuno di noi può interrogarsi in quale,guerra personale, ha perso il proprio stileQuando ci domandiamo quale sia il cammino che dobbiamo fare e cerchiamo un sentiero da percorrere, una traiettoria verso cui puntare, a volte quel cammino potrebbe essere lì, diritto davanti ai nostri occhi.
Ma finché non entriamo in sintonia profonda con noi stessi, con ciò che siamo e con ciò che vogliamo fare, finché non sentiamo,di essere in armonia con gli altri e l’ambiente, quel sentiero potrebbe non essere visibile ai nostri occhi.
Il Vittimismo
Se rimaniamo aggrappati – consciamente o inconsciamente – alle ferite del passato, alle inevitabili
mancanze degli altri, agli errori e ai torti subiti, non possiamo far altro che distruggere la nostra vita.
Ci si rifugia in cose esterne come alcool ,droga…… ma in tanti altri casi non sempre la distruttività e il vittimismo sono così,evidenti ed espliciti. Il vittimismo si insinua sottilmente nei progetti della nostra vita e sibila pensieri del tipo “tanto non sono capace … è troppo difficile … è troppo impegnativo … troppo faticoso … non sono all’altezza, ecc.”. Vi sono distruttività evidenti come l’alcolismo o la droga: ma sono molto più diffuse le distruttività celate (socialmente tollerate e collettivamente negate) come la rabbia verso se stessi, la mancanza di impegno nella realizzazione dei propri sogni, l’omissione dei propri talenti, la mancanza di fiducia, la perdita della speranza.
Chi perde le speranze nell’orrore della propria nullità che rappresenta quella parte di noi che
caparbiamente vuole rimanere nel malessere e nella rinuncia della realizzazione diSE
Solo quando si riescono ad accettare i propri fantasmi e trasformare i propri limiti in espansione,uscendo
dalla sfiducia in se stesso, dalla paura e dal dolore,IMPARIAMO quale guerra personale dobbiamo ri-affrontare. Molto spesso di tratta di eventi ed esperienze dolorose del passato, sin dalla vita intrauterina.
In ogni caso possiamo sentire – la grande difficoltà, il dolore, la rabbia. Ma non dobbiamo scoraggiarci. C’è una strada per uscirne:bisogna credere in se stessi fino in fondo, ed accogliere gli aiuti che ci vengono dati. per ognuno di noi c’è la strada per uscire dal bosco nero dei nostri antichi dolori.
Ci vuole forza, fiducia ed arte e bisogna provare senza mai perdere la speranza, altrimenti perderemmo veramente noi stessi.
Quali sono i tuoi aiutanti?
Diventare artisti della propria vita
Usare la forza, la tenacia, la creatività, il coraggio e ogni strumento a disposizione per realizzare un’opera d’arte che coinvolgerà tutta la propria essenza con amore e con coraggio, entrare in contatto con il proprio essere.Affronta i mostri che sono dentro (il dolore per la perdita del padre, i debitori) con tutto te stesso affidarsi totalmente al progetto interiore. Riuscire a trasformare l’impossibile in possibile: riuscire a creare bellezza dove c’è Depressione ,creare amore dove c’è disperazione. confidare profondamente in un progetto, di appassionarsi,di avere il coraggio di sperare anche nelle circostanze più dure e difficili.
Darsi un progetto
Affidarsi ad un progetto sano è un passaggio di crescita molto importante. I fantasmi da combattere sono,la paura di essere manipolati, strumentalizzati da altri, il timore di confidare in un progetto che non ci appartiene, che gli altri ne approfittino.
Queste paure sono originate nella storia infantile e risalgono ad esperienze dei primissimi anni di vita.
Il dolore provocato dall’essere stati usati come uno strumento per i bisogni di altri, fornisce longevità a queste paure, le quali vengono quindi trasportate nella vita da adulti.
Esse impediscono all’individuo di appassionarsi, di avere fiducia nella possibilità di realizzare i
propri sogni, di entusiasmarsi ai progetti e di innamorarsi della vita.
Dalla passione che riponiamo negli eventi della nostra quotidianità, nei progetti a cui partecipiamo, si può misurare un importante transito evolutivo ,finalmente costretto a seguire il tuo destin, obbligato a tirare fuori i tuoi talenti e la tua arte. Ognuno di noi può interrogarsi su quanta fatica deve fare il nostro Sé, quanti messaggi deve pazientemente inviarci, quanta perseveranza e quanto amore deve utilizzare perché noi decidiamo finalmente di ascoltarlo e seguirlo nella realizzazione del nostro benessere? Dice
La nostra saggezza interiore ci parla continuamente. Non dobbiamo far altro che smettere di ostacolarla con il nostro cinismo, con l’orgoglio, con il vittimismo e lasciare che possa indicarci il cammino da seguire, il progetto che siamo stati chiamati a realizzare in questa vita.
Dobbiamo decidere, smettere di commiserarsi e decidere di prendere la vita nelle proprie mani, ecco
allora tutto è possibile.
La posta in gioco è la vita di ognuno di noi, decidere se giocare o se smettere di giocare, se affrontare le difficoltà della vita, o lasciarsi abbattere, deve decidere se fare la vittima o fare l’artista.
Dentro ognuno di noi c’è un solo autentico SéUna cosa con cui
siamo nati, una cosa che è nostra: nostra soltanto. Una cosa che non ti può essere insegnata e non si
impara. Una cosa che va ricordata sempre. E col tempo, il mondo può rubarci quel nostro SE che
può finire sepolto dentro di noi, sotto a tutti i nostri …. avrei voluto, … e potuto, … e dovuto… C’è
perfino chi si dimentica com’era il suo stile
La vita non è una passeggiata sul prato: o decidi di giocare bene, oppure decidi di sprecare una
occasione. E la cosa più bella che possiamo fare, prima completare il nostro cammino, è quella di creare
bellezza, di fare della nostra vita un’autentica opera d’arte.
Quando siamo in armonia e in contatto profondo con il nostro Sé, allora riconosciamo il percorso da seguire per arrivare alla meta.
La Via della Conoscenza e l’ascolto di sé non sono colpi di fortuna,non sono affidati ai capricci di una mutevole sorte misteriosa. È invece una disciplina costante,incessante ricerca di Verità fondata sulla decisione profonda di realizzare i propri sogni – a qualunque costo – senza rinunciare mai.
Il passaggio però dal pensare al sentire e da quest’ultimo al volere non è una acquisizione naturale, ma conquista individuale.
Il lampo della luce è dono, il riconoscimento di ciò che essa illumina: conquista
L’Amore per se stessi è fondato sul giusto riconoscimento, sull’autenticità, sulla Verità. È questo il momento in cui decidere se si essere il primo assoluto.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Read Full Post »
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.